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La tecnologia è sempre di più al servizio del Facility Manager, ma il futuro riserva ancora interessanti prospettive.

In questi ultimi anni la tecnologia a supporto del lavoro del Facility Manager (CAFM = Computer Aided Facility Management) ha contribuito a dare sempre più importanza alla gestione del patrimonio edilizio in ottica di ottimizzazione delle risorse.

Questo ha portato a significativi miglioramenti della qualità dei servizi all’utenza e ad un notevole recupero di risorse dal sommerso delle spese di gestione fino ad oggi non controllabili.

Questi software sono in grado di:
• mettere in relazione gli oggetti alle planimetrie
• collegare le informazioni di ogni singola entità all’interno dell’edificio con informazioni di varia natura e allegati
• gestire manutenzioni programmate e su guasti, budget, energy.

E’ ancora grande la difficoltà di reperire le informazioni e di popolare le banche dati.

Molto spesso la disorganizzazione dei dati all’interno degli uffici tecnici ed amministrativi sono tali da vanificare le potenzialità dei software.

Una prima risposta è stata sicuramente data da software che hanno proposto un valido strumento per caricare nella banca dati le planimetrie AutoCAD a disposizione delle organizzazioni e degli enti. Interessante anche la possibilità di ricreare le planimetrie AutoCAD aggiornate dall’attività quotidiana di gestione dei fabbricati in modo da evitare che l’aspetto progettuale/architettonico fosse slegato da quello gestionale.

Puoi approfondire l’argomento a questa pagina.

Ma il futuro riserva ancora delle ottime prospettive di sviluppo.

Sta prendendo piede infatti in tutta Europa il BIM (Building Information Modeling) anche grazie alla nuova Normativa Europea sugli appalti che ne imporrà l’obbligo in Europa dal 2016.

“Il BIM permette ai team di progetto formati da architetti, ingegneri, proprietari e società edili che realizzano edifici e infrastrutture, di utilizzare modelli in 3D digitali per collaborare e supportare i progetti in tutto il loro ciclo di vita – dalla progettazione e documentazione alla costruzione e al supporto in cantiere.”
(Fonte http://www.ingegneri.cc/)

Oltre a portare ad una rivoluzione nell’ambito della fase progettuale il BIM lascerà anche al Facility Manager una autentica miniera d’oro per la futura gestione del fabbricato.

Un progetto di un nuovo fabbricato o una ristrutturazione sarà quindi la banca dati di partenza su cui implementare lo strumento di gestione dei fabbricati.

Per quanto riguarda i software di Facility Management chi vincerà la scommessa di un collegamento bidirezionale alle informazioni BIM avrà in mano la chiave di volta per far si che gli strumenti di gestione computerizzata del patrimonio edilizio superino le attuali difficoltà di reperimento delle informazioni.

In Italia siamo ancora in ritardo, ma il processo di adozione del BIM è avviato e difficilmente arrestabile. Possiamo sperare in un futuro prossimo ricco di novità che possano aiutarci nel nostro lavoro!

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