Immagino come fosse, una volta, gestire le reti energetiche (parliamo di gas, acqua, elettricità, teleriscaldamento e telecomunicazioni): si girava per le strade da trivellare per gli interventi con la mappa su carta, con gli appunti che il tecnico con la memoria storica (vera ed irrinunciabile ricchezza aziendale) indicava in rosso e si bucava qua e là l’asfalto, sperando che la condotta comparisse sotto qualche decimetro di terra.
Oppure immagino la vita negli uffici tecnici, con tecnigrafi, lucidi, chine, intenti a disegnare ed aggiornare la rete, cercando di essere più precisi possibile.
Nuove soluzioni per agevolare gli Enti Gestori
Quando Abitat SIT, rivenditore accreditato di prodotti Autodesk (tra i top da sempre nel disegno CAD), conosce Topobase, comincia ad approfondirne le funzionalità per agevolare gli Enti Gestori ad amministrare i dati della rete.
Topobase, infatti, era un software nato proprio dagli sviluppi di funzionalità di AutoCAD dedicati alla gestione delle reti (nasce inizialmente dall’idea di un’azienda tedesca poi acquisita da Autodesk).
Una Laurea in Enti Gestori conquistata sul campo
Lo studio, gli approfondimenti, le personalizzazioni che Abitat SIT nel corso degli anni (ormai più di dieci) dedica a Topobase, ne fa specializzare le conoscenze ed accrescere il bagaglio formativo che ora ci consente di essere nell’albo fornitori di aziende come Cap Holding (uno tra i più grandi enti gestori acquedotto d’Italia), Acqua Latina, AIM Vicenza, Emilia Ambiente, Unigas, ETRA per dirne solo alcune…
Tutto questo a dire che?
Che questo mio scritto non può essere che l’inizio di una serie di articoli che illustreranno le esperienze che abbiamo acquisito negli anni, anche con non poca fatica perché la legislazione in merito all’erogazione energetica non è semplicissima e bisogna essere sempre aggiornati.
Cominciamo con la base, con ciò che veramente ha cambiato la vita (professionale!) all’ufficio tecnico dell’ente gestore:
Come informatizzare la rete energetica di competenza dell’ente?
Si passa tutto da carta a PC. Certo. Facile.
+ Trovare tutta la mappatura, in qualsiasi formato (mappe informatizzate in dwg magari non georiferito, qualcosa in shape, qualcosa in dxf, carte, cartine, cartoni, lucidi). Non potete immaginare cosa si trova cercando negli archivi. E quando si informatizza, si deve informatizzare tutto (tutto ciò che è utile).
+ Non basta disegnare un pezzo di rete e via… E’ necessario che la rete si unisca tra quelle che una volta erano tavole (lucidi, A3, A0, etc.) separate. Vuol dire controllare che la rete della tavola 1 che confina con la tavola 2, sia in ghisa in entrambi i casi. Allora sì può diventare una rete unica.
Ma se (e ne trovate, credetemi!) una è in ghisa e l’altra è in acciaio, allora come fare? Non si può far finta di nulla e mentre informatizzo inserisco un cerchio e lo numero con un codice errore, per far sì che esso diventi rintracciabile su un foglio elettronico che dovrò riprendere in mano quando avrò finito di disegnare, per approfondire e risolvere tutte le problematiche trovate nel proseguo del lavoro.
+ Perché parlo di acciaio e ghisa in un disegno? Perché gli strumenti CAD/GIS odierni, anche opensource, ci consentono di collegare delle informazioni alle linee che io disegno delle informazioni che posso richiamare con un click, posso modificare, aggiornare e che diventano un archivio immediato di dati, sempre a disposizione.
Quindi la rete dell’acquedotto (per esempio) comincia a “parlarmi”, non è più un mero vettore che qualche volta ha dei testi sopra che mi dicono di cosa è fatta, ma diventa un dato spaziale, che incorpora in sé informazioni di infiniti tipi (materiale, diametri, data di posa, lunghezza, comune di appartenenza, etc.).
L’informatizzazione della rete, quindi, può considerarsi tale quando non solo il disegno è digitale, ma anche tutte le informazioni si collegano alla tratta.
+ Per tutte le informazioni intendo anche quelle nella testa del nostro tecnico prossimo alla pensione, quelle che sà solo lui, perché se le ricorda e che una volta che si trasferirà alle Canarie (beato!), perderemo insieme a lui.
+ L’informatizzazione della rete obbliga anche l’ente gestore ad uniformare simboli, colori, legende, grafie, che negli anni (e nella varia carta e dwg sparsi) non sono mai state adeguate, aggiornate, standardizzate.
Obiettivi chiari per ottenere il risultato
Parlandone in maniera estremamente sintetica, quando si tratta di informatizzare la rete, bisogna prima raccogliere tutto ciò che si ha, decidere quali sono gli obiettivi dell’informatizzazione e quindi come si vuole sarà il risultato.
…e poi, “FARE”.
Quando si viene dal mondo delle tavolette grafiche e dell’AutoCAD prima maniera come me, veder comparire a schermo – a lavoro ultimato – il disegno complessivo, omogeneo, chiaro e preciso è un po’ come il tipo di Art Attack che non capisci bene cosa siano ‘sti pezzi di stoffa e scarpe messe alla rinfusa, ma che poi, allargando il campo visivo, capisci subito che ha creato ‘na specie di opera d’arte.
Che soddisfazione.
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